Un piccolo ‘gioiello’ che permette di conoscere ancora meglio la storia di Colle di Val d’Elsa.
La collezione del Museo San Pietro nasce dalla fusione delle opere del Museo Civico e del Museo Diocesano con la collezione del Conservatorio San Pietro, la collezione di Walter Fusi e quella di Romano Bilenchi.
Il Museo Diocesano
Il percorso espositivo ripercorre la storia della città attraverso l’arte: al primo piano, con il Museo Diocesano, abbiamo l’esposizione di opere d’arte sacra che rappresentano il processo di fede in Val D’Elsa dalle origini alla nascita della Diocesi di Colle. Sono presenti delle opere appartenenti alle chiese o agli istituti di Colle e del suo territorio.
Il Museo Civico
Di seguito troviamo la raccolta del Museo Civico che si distingue in quattro sale. Le sale ospitano le collezioni civiche di opere risalenti al XIX e al XX sec.
Tra Otto e Novecento, infatti, a Colle nacque una scuola pittorica di rilievo intorno a Antonio Salvetti, artista poliedrico che ha lasciato un’impronta profonda nella cultura figurativa colligiana del xx secolo.
Il Conservatorio San Pietro
Successivamente entriamo nelle sale che ospitano la collezione del Conservatorio San Pietro, che fu edificato nel 1604 da Pietro Usimbardi su progetto di Vasari. Dotato di clausura, chiostro, refettorio e dormitorio, l’attuale complesso, ampliato con due chiostri, finì per inglobare anche parte della cinta muraria della città.
La Collezione Fusi
Al primo piano del Museo, possiamo ammirare anche alcune sale dedicate al pittore colligiano Walter Fusi che partendo dalla tradizione accademica fiorentina si avvicinò, con le ultime opere, all’astrattismo.
La Collezione Bilenchi
Infine, dopo aver visitato la sala delle sculture al piano terra troviamo la collezione di libri, stampe e tele di Romano Bilenchi, scrittore, letterato ed intellettuale colligiano la cui collezione venne data al Comune di Colle Val d’Elsa per mano della moglie Maria Ferrara.