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I viaggi di Ask Me Colle

Pienza: la triade delle A.

Dove l’Armonia, l’Architettura e l’Astronomia si fondono

Vi preghiamo di allacciare le cinture, il vostro pullman per Pienza sta per partire! Prima tappa: Armonia. Seconda tappa: Architettura. Capolinea: Astronomia. Sorpresi? Ebbene sì, serve un po’ di immaginazione…


ARMONIA – Pienza, gemma della val d’Orcia, è un piccolo gomitolo di strade e stradine, emblema del rapporto armonico tra uomo e natura. Qui il verde incornicia le vie, come quella dell’Amore o della Fortuna, guidandoci attraverso la “città ideale”.
– ma perché ideale?
Pienza nasce sulle strade dell’antica Corsignano, grazie all’intervento di Papa Pio II, che decise di rinnovare la sua città natale: il suo desiderio era quello di realizzare un’utopia razionale e illuminata che seguisse i canoni rinascimentali.


ARCHITETTURA – La città ci accoglie con Porta al Prato, affrescata da Aleardo Paolucci, che mostra un’anticipazione ingannevole della piazza. Entriamo quindi su corso Rossellino, che porta il nome di colui al quale dobbiamo il progetto urbanistico della città e che ci conduce nel cuore di Pienza: il Duomo.


La facciata si divide in tre spazi verticali, che corrispondono alle navate all’interno; inoltre, diverse colonne con capitelli corinzi, sorreggono gli archi, dando origine a finte logge. Con la sua facciata in travertino, essenziale e luminosa, il Duomo ammalia lo spettatore, lo ipnotizza, proteggendo come una madre gli altri edifici.
Palazzo Piccolomini, Palazzo Pretorio e Palazzo Vescovile contornano la piazza e il Pozzo dei Cani osserva in disparte.


ASTRONOMIA – Ma concludiamo parlando del segreto del Duomo: l’oculo. Al centro della facciata l’oculo contrasta con il pallore del travertino ma la vera peculiarità sta nell’astronomia: nei giorni dell’equinozio, l’ombra della facciata copre perfettamente la piazza reticolata e l’oculo combacia con il tondo in mezzo.


Abbiamo dunque percorso le tappe più importanti della bellissima Pienza, una città piccola ma ricchissima di curiosità!
Il viaggio continua in Val d’Orcia…

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