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La Cripta della Misericordia

Sul fianco destro dell’Oratorio di Gesù, Giuseppe e Maria della Compagnia della Morte, troviamo l’ingresso alla Cripta, o Confraternita della Misericordia, alla quale si accede attraverso una ripida scalinata che conduce ad un ambiente dove è possibile vedere la ‘buffa’ e la ‘cappa’, le vesti dei fratelli della Misericordia.

Qual era lo scopo della cripta?

La costruzione della cripta doveva risolvere il dislivello creatosi in seguito ai lavori di ingrandimento del Duomo, dopo l’elevazione di Colle a sede vescovile, con la predisposizione di alcuni locali tra cui anche l’Oratorio di Gesù, Giuseppe e Maria anche conosciuto come Cripta della Misericordia.

Come si presenta all’interno?

Interno della Cripta della Misericordia del Duomo – Oratorio della Misericordia, Colle di Val d’Elsa presa da www.wikipedia.org

L’ambiente si presenta a una sola navata con tre altari, quello principale commissionato da Lorenzo Lepri.

Le pareti di ingresso sono decorate con affreschi rappresentanti quinte architettoniche, attribuite a Pietro Anderlini e scenari paesaggistici dove sono anche riconoscibili luoghi simbolo di Colle, come la Porta Nuova.

Gli affreschi delle volte delle campate rappresentano invece ‘Inferno, Purgatorio e Paradiso’, ossia il percorso del defunto nei regni dell’aldilà. Questi soggetti sono legati alle attività della Confraternita della Misericordia, fra le più antiche forme di volontariato, che qui aveva sede: la sepoltura dei morti e la preghiera per essi.

La morte: forza onnipotente

Colle di Val d’Elsa, Duomo, Cripta del Duomo, l’angelo della morte presa da www.casavacanze.poderesantapia.com

Ritroviamo l’iconografia della morte negli affreschi delle pareti del presbiterio. Lo scheletro di sinistra calpesta una corona reale, un cappello cardinalizio e una tiara papale a significare che nemmeno il più grande potere sarà risparmiato dalla morte. Lo scheletro di destra invece rappresenta l’inutilità della fama e della gloria terrena rappresentate da un elmo, uno spartito musicale e da del denaro calpestati.

Sull’altare maggiore, infine, è presente una tela di Annibale Mazzuoli che rappresenta la Madonna con i santi Rocco, Lucia, Giuseppe e Alberto.

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