Per celebrare la ricorrenza dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, anche il nostro blog vi suggerisce un percorso speciale in cui potrete rivivere il clima medievale ed immedesimarvi nelle storie narrate da Dante nella Comedìa.
Vi proponiamo quindi di vestire i panni di Sapìa Salvani, l’anima colligiana incontrata da Dante nel XIII canto del Purgatorio, e di visitare virtualmente i luoghi in cui lei stessa ha abitato e in cui possiamo trovare sue tracce e scoprirne la storia, attraverso vicoli, parchi e dediche speciali.
Sebben settecento anni sian passati le sue opere vengono ancora celebrate e i festeggiamenti di Dante non vengon abbandonati le sue cantiche da stuoli di studenti son studiate e allora noi in tal opra ci prodighiamo: leggete ancora, voi che così vi dilettate! Noi per il blog gli articoli scriviamo e le storie e i monumenti analizziamo e testi e immagini e citazioni riuniamo con grande onore il nostro percorso vi presentiamo: all’interno della nostra Colle, il luogo che tanto amiamo! Scoprite con noi Sapìa e la sua storia e i luoghi in cui di Colle fu così tanta gloria.
Il percorso dantesco parte da un’epigrafe…
Sapìa Salvani nell’arte, il ricordo di una mostra al Museo San Pietro
Al Museo San Pietro di Colle di Val d’Elsa nella primavera del 2018 una mostra dal titolo “Savia non fui. Dante e Sapìa fra letteratura e arte” ha acceso i riflettori sulla figura di Sapìa Salvani, la gentildonna senese protagonista del XIII canto del Purgatorio di Dante.
2 risposte su “Sulle tracce di Dante e Sapìa Salvani”
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