Un simbolo per Colle di Val d’Elsa
La Torre, che spicca elegante nella parte Alta di Colle, è tradizionalmente identificata come la casa natale di Arnolfo di Cambio, tra i più famosi architetti e scultori del XIII secolo.
L’ingresso, caratterizzato da una targa che ricorda appunto il nome del grande artista, è da Via del Castello, di fronte alla Torre dei Pasci.
La semplice struttura dell’edificio in pietra e mattoni è quella tipica di una casatorre – la dimora signorile del XII-XII secolo distribuita in altezza – con ingresso al piano terreno che dava accesso al deposito e le stanze disposte ai piani superiori.
Quali materiali sono stati usati per la realizzazione della Torre?
La facciata verso sud, sopra Via delle Romite, è costruita in pietra fino all’altezza delle case adiacenti, mentre la parte superiore è in cotto. Le ampie pareti laterali, eccettuata un’apertura sul lato est, sono prive di finestre.
Gli affreschi di Gino Terreni:
La Torre è stata recentemente restaurata da privati che hanno valorizzato gli spazi ed arricchito gli interni con gli affreschi del maestro Gino Terreni che vi ha voluto raffigurare anche alcune scene della battaglia di Colle del 1269.
Si narra infatti che dalla torre la nobildonna senese Sapìa Salvani assistesse alla disfatta delle forze della Repubblica di Siena nella guerra contro Firenze e l’alleata Colle, come ricorda Dante nella Divina Commedia, XIII Canto del Purgatorio.
Chi era Arnolfo di Cambio?
Arnolfo di Cambio è stato il più autorevole rappresentante dell’architettura gotica italiana. Ha progettato famosi edifici fiorentini come il Palazzo della Signoria, la cattedrale di S. Maria del Fiore e la chiesa francescana di S. Croce.
A questo illustre colligiano è stato dedicato il busto-ritratto attualmente in Piazza Santa Maria in Canonica e all’interno del Museo San Pietro.
Arnolfo di Cambio scultore
Arnolfo di Cambio è stato anche un importantissimo scultore, formatosi con Nicola Pisano e autore di splendidi Cibori come quelli nella Basilica di San Paolo fuori le mura e in Santa Cecilia in Trastevere, esempio di armonia tra architettura classica e decorazione gotica moderata.
Nella vicina Siena è possibile visitare il Pulpito di Siena, realizzato tra il 1265 e 1268 da Nicola Pisano e dalla sua bottega di cui facevano parte lo stesso Arnolfo di Cambio e Giovanni Pisano. Il pulpito, di pianta ottagonale e sostenuto da nove colonne poggianti su leoni stilofori dotate di capitelli in stile corinzio è arricchito da una splendida decorazione scultorea sui parapetti e negli spazi tra gli archi trilobati.
A Firenze invece si trova un’altra scultura di Arnolfo di Cambio, l’enigmatica Madonna con il Bambino dagli occhi di vetro, un gruppo scultoreo in marmo datato all’inizio del XIV realizzata per la facciata di Santa Maria del Fiore è oggi conservato nel Museo dell’Opera del Duomo a Firenze.