psichiatria.
dottori che fumano
ma vogliono salvare gente.
drogati e deboli
contro un inquinamento
per la loro anima.
gettano quel che resta in questo pavimento
di sofferenze calpestate.
mi somigliano
ma non lo ammettono.
luci di un’anima scomposta.
parlo
delle luci e delle ombre
del mio essere sensibile.
fotografo
il buio che entra, che filtra.
la forma
che assume all’interno della mia anima scomposta.
scrivo
del mio sangue acido che in quella casa
a luci spunte, scorreva.
tocco un corpo passivo,
degli occhi
estremamente spenti.
ultima illusione.
mi trascino
nella scia del dolore.
varco il vivere
e come nel confine dell’inferno
intravedo in te la luce.
Ilaria Leonardi